[Parole, immagini. Barattoli in una drogheria di Londra]
L’uomo ha il dono della parola e del linguaggio per poter condividere la propria anima con il resto del mondo. L’evoluzione ha reso ognuno di noi una singola cellula che compone l’intera entità della “Coscienza universale”, la quale a sua volta evolve di continuo nel tempo.
I nostri pensieri, le nostre opinioni, non scaturiscono solamente dalla nostra anima.
Siamo geneticamente una parte dei nostri antenati e continuiamo a crescere perché siamo una parte di tutti coloro che abbiamo conosciuto e continueremo a conoscere in questo mondo.
Perciò caro Piero niente crucci.
Cosa vuol dire originalità e asetticità nel pensiero?
Non possiamo prescindere dai nostri simili. Saremmo un involucro che contiene il nulla.
Tra l’altro, Jean Jacque Rousseau parlava di Homme Sauvage. L’uomo nasce buono e subito dopo viene contaminato e diventa cattivo.
Commento Uno
Non facevo l’elogio della solitudine o del pensiero solingo. Ben venga lo scambio, l’appropriarsi delle idee altrui, criticarle, elaborarle! Volevo solo sottolineare che bisogna rischiare, pensare, sbagliare esporsi. Non fermarsi ai dogmi, agli ipse dixit, alle autorità riconosciute. Tutto qua. Secondo il mio modesto parere hai uno “stream of consciusness” troppo turbinoso per le mie modeste considerazioni! Comunque la fascinazione romantica del buon selvaggio era pericolosamente inclinata su falsità razzista. Il primitivismo è insensato. La crudeltà dell’animo umano non dipende dal progresso della sua società, è nel suo patrimonio originario, non ha bisogno di essere contaminato. La scelta di un’antropologia negativa è fin troppo scontata: secondo me non c’è nessuna purezza macchiata né paradiso perduto.
