[Partenza della Barcolana, Trieste]
Ieri, per la prima volta, ieri ho fatto la comparsa in un film per il cinema. Si tratta di “Come Dio comanda” di Gabriele Salvatores. Facevo parte della platea che partecipava ad una funzione religiosa funebre. Anche se individualmente indistinguibili nella scena totale, dovevamo essere immobili e eseguire le direttive dell’aiuto regista. Noi comparse siamo una parte dello sfondo e, per esigenze scenografiche, dobbiamo attenerci a precise regole, rendendo la massa uniforme e piatta. Solo cosi lo sfondo sarà un anonimo sfondo e la diversità non sarà notata. Ma se ti distingui dalla “gente”, dal “fondo” allora potresti essere oggetto di disturbo. E la società cinematografica non ti accetta, perché lo spettatore ha bisogno di godersi e concentrarsi sull’azione principale della scena cinematografica.
Anche nella vita è cosi. Nessuna distinzione dalla massa, nessuna originalità. Disturberesti la storia principale di chi deve lavorare e manipolare uomini, animali e cose.
Stiamo in campana! Pay attention!
