[Mongolfiera ad Amburgo]
Vai uomo! Supera ogni barriera e annienta i confini terrestri!
Scrivo di getto. Devo dirlo al mondo. Visto che oggi il mondo é un ammasso di vecchi bit decifrati nella rete delle reti, lo dico e lo scrivo in questo spazio. In questo momento sono euforico ed entusiasta. Ed è meglio approfittare di questo momento per dire al mondo: sono orgoglioso di ciò che l’uomo può fare.
Ehi, calma! Già vi sento! Calma, calma! So cosa state pensando. Tanto siamo grandi, quanto siamo piccoli e pusillanimi. Ma quando ti soffermi a bocca aperta, estasiato, ad ammirare il ponte Øresund che attraversa il mare del Nord e collega la Danimarca alla Svezia, quando attraversi la galleria del Monte Bianco, quando cerchi di capire come fa un Jumbo ad alzarsi nonostante la sua mole e una nave da carico o da crociera a solcare i mari, quando assisti a tutte questi produci della tecnica, allora rifletti quanto siamo capaci e ingegnosi nel manipolare la materia per il nostro uso e consumo.
Naturalmente lascio ad altre occasioni le implicazioni etiche, morali, ecologiste di cui sono terribilmente sensibile.
E se penso che il progresso e l’attività intellettiva viene stimolata maggiormente per sopprimere il vicino fratello con le guerre, beh, allora siamo troppo piccoli e stupidi.
Ma ora mi godo la l’euforia di questo momento perché ho assistito al lancio della Soyuz. L’astronave Russa che ieri ha attraccato nella Stazione Spaziale Internazionale, per sostituire l’equipaggio che era salito su 6 mesi fa. Ancora una volta una donna e 2 uomini sostituiranno Peggy e i suoi due compagni, per la permanenza di altri 6 mesi, lassù a 400 chilometri da terra.
E rifletto sulla vistosa differenza dell’ambiente circostante e delle partenze extra terrestri degli americani. La Soyuz è un semplice ma efficace razzo a più stadi che viene perso nel vuoto. La sua punta contiene una capsula che al rientro sulla terra cadrà letteralmente al suolo aiutato dai paracadute e da piccolissimi “petardi” per alleggerire l’impatto col suolo. Gli Stati Uniti, invece, hanno un razzo e dei contenitori di carburante che “lanciano e spingono” in orbita lo Shuttle, la navicella spaziale equivalente ad un enorme aereo che atterra su una pista aeroportuale. Inoltre in Russia utilizzano autobus stile anni 50, ma 1950, non 2050. Tute minimali, valigetta grigia, un parallelepipedo in mano all’astronauta (come se gli astronauti fossero dottori, o come se quelle scatole fossero dei beauty case), tutti gli accessori e i componenti principali ridotti al minimo,. Mi sono chiesto, e non sarò sicuramente il solo: ma come fanno a partire? Avranno previsto tutto? Eppure il razzo è andato su, vincendo la forza di gravità terrestre. Come è possibile? Ma la cosa più sorprendente e, diciamolo pure, tecnicamente e spettacolarmente meravigliosa, è che quel tronco di cono che è la navicella russa, posta sulla punta del razzo, contenente a mala pena il carico umano di 3 persone, sa perfettamente cosa deve fare per agganciarsi automaticamente e stabilmente alla Stazione Spaziale Internazionale. È chiaro che con questa ultima frase voglio intendere che i protocolli delle comunicazioni e d elle operazioni, nonché i dettagli degli oggetti devono avere una comune base, gli americani e il mondo occidentale devono parlarsi e farsi capire dai russi, e viceversa. Mi ha stupito che in Russia i controllori di volo dalla sala di controllo abbiano parlato e stiano parlando in inglese. In barba a tutte le guerre fredde e ai pericoli di ritorno alle ostilità tra i due paesi e tra i due fronti.
Vai uomo! Supera ogni barriera e annienta i confini terrestri
Commento Uno
Progresso? Il mio nome batte un colpo. Ho, come sempre, solo dubbi. Quanto stiamo progredendo e verso dove? Questa evoluzione così selettiva e così limitata a pochi la vogliamo chiamare proprio progresso? Di fronte a certi eventi rimaniamo esterrefatti. Proviamo la vertigine della creazione e della potenza. Ecco perché il mondo evoluto ha rigettato la spiritualità. Con il potere della scienza l’uomo si rende Dio e non deve cercarlo fuori di sé. Ma è potere senza fine. L’illusione di Prometeo, Dimostrazione di genio senza guida. Dico questo perché non c’è morale nella ricerca scientifica moderna guidata solo dal profitto delle multinazionali o dal prestigio da conquista (fine a sé stessa) degli stati superpotenze (vere o presunte). Non ci sto! L’illusione illuminista ha fallito. Non è il progresso che ci serve. Il progresso deve servire ai nostri fratelli, il resto è vanità. Conquistiamo le stelle e disprezziamo la Terra? Siamo piccoli.
Commento Saba
Questa volta hai risposto con una delle due possibilità. Grandi o piccoli… Non hai risposto: “non capisce la domanda”! Bene, deciso! sono d’accordo anche io, ma l’uomo ha bisogno di capire il micro ed il macro, il dentro di sé ed il fuori di sé, l’atomo e i multiversi. Nonostante tutto, nonostante il controllo di pochi su tutta l’umanità, siamo una coscienza “in buona fede”. Abbiamo tutti un solo spirito ed un solo scopo, anche se inconsapevolmente: qual è il motivo della nostra presenza al mondo? Chi siamo? Non sono domande retoriche, sono esigenze vere. Ed ecco perché, nonostante le multinazionali, ci affascinano i viaggi e le sfide contro noi stessi. Per me siamo grandi e piccoli. Ma forse dovevo votare uno solo dei due … poli? Ho sbagliato?
