69 - Taranto, una gran bella città – Parte 1 di 4

[Mar Grande, Castello, Porto mercantile a Taranto]

 

Taranto, una gran bella città. Ve lo assicuro. Io sono nato da famiglia abruzzese in Abruzzo, o negli Abruzzi, se preferite. Orgoglioso della mia terra, Notaresco, provincia di Teramo. All’età di 3 mesi ho dovuto seguire mio padre, l’unico “terrone” (anche se non doc, visto il meridiano di provenienza, e comunque si è sempre terrone di qualcuno che è più a nord te) ad emigrare al sud. In quegli anni c’era tanto estero da scegliere: Argentina, Stati Uniti (oramai poco), Australia, Svizzera, Belgio. Oppure le città del “nord” dell’Italia. Torino, Milano. Nel caso di mio padre, essendo occupato nella Marina Militare, avrebbe potuto scegliere La Spezia o Taranto. Gliel’ho sempre rimarcata negativamente, quella sua scelta di Taranto. Sorridendo, naturalmente. Ci ha reso più terroni di quello che eravamo. Ma questo era un problema marginale. Difatti, fino all’età di 18 anni io non avevo mai sentito parlare della “questione meridionale”, nonostante i libri di storia. Il problema principale sarebbero state le prospettive future, lo studio universitario e il mondo del lavoro. A La Spezia avremmo avuto molti problemi in meno e molte opportunità in più. E così la scelta di Taranto ha contribuito fortemente alla “formazione” di tre nuovi piccoli terroni (io e miei fratelli), emigrati al sud da un paesino a 500 chilometri più a nord. Anche in questo dovevo essere particolare, fuori dai luoghi comuni. Così, come da previsione, giunto ai miei 18 anni, ho preso armi e bagagli e sono partito per Torino per studiare. La laurea è stata la rampa di lancio e lo strumento per vivere in tante città italiane e straniere, senza più far ritorno al punto di partenza. È proprio una dote caratteriale del mio animo, la precarietà, la mancanza di stabilità e di punti di riferimento. Ed è questo il motivo che molto probabilmente ha contribuito a costruire questo cuore insoddisfatto, sempre alla ricerca di qualcosa di meglio, di superiore (è vero, tale spinta è nel cuore di ognuno di noi). Con orgoglio ho detto che sono di origini e di nascita abruzzese, con altrettanto orgoglio, posso dire che la mia città adottiva è stata Taranto. Una posizione geografica invidiabile, una morfologia spettacolare, il Mar Piccolo, il Mar Grande, il mare trasparente. I Caraibi a casa mia. Dovete crederci. Chiedete a chi c’è stato. Mi è piaciuta cosi tanto che ho amato anche le 7 lettere che compongono il suo nome, il modo con cui sono messe in sequenza per produrre quel suono per indicarla: Taranto. Taranto, una gran bella città.