75 - Fare canottaggio a Trieste su un tappeto di stelle

[Al largo di Trieste, remando in canottaggio]


Sono stato in mare. Una uscita di forza, uno strappo sull’onda. Mare tranquillo. Barca bianca, il Fella, il suo nome. Fella è il fiume che scorre a sud di Tarvisio, sopra Tolmezzo, e viene giù dai monti per confluire nel Tagliamento. Le nostre imbarcazioni, una curiosità, hanno tutte il nome di un fiume locale. Quando esco in doppio, usiamo di solito il Tagliamento, in legno, probabilmente mogano. Dopo le prime vogate ho “sentito” l’acqua” entrarmi nelle vene. Allora ho deciso di non costeggiare la riva, in genere si voga ad una distanza che varia dai 20 ai 200 metri dalla costa. Oggi no, oggi ho puntato dritto il largo del golfo. Appena fuori dalla Sacchetta, ansa e porticciolo riparato per le canottiere e le società veliche, ho forzato il remo sinistro. A seconda del braccio, e quindi del remo che forzi in acqua, l’imbarcazione esegue la virata. Andare con queste imbarcazioni è un continuo correggere la rotta con la forza delle braccia e controllare che dietro le tue spalle non ci siano boe nere, grandi pezzi di legno (a volte), canoe, altri come te che remano, barche a vela, traghetti di linea, navi da carico, petroliere, navi da crociera. Ho forzato il sinistro ed ho quindi virato a destra, per prendere il largo. Nuvole nere miste a panna montata di nuvole bianche, aria tersa, mare verde scuro appena increspato. Trieste si allontana. Man mano che procedo la sensazione che ho diventa certezza: posso mettere il profilo della città sul palmo della mia mano, e poi con l’altra la posso accarezzare e coccolare. È come vedere le città ed il paesaggio dall’alto dell’aereo. I rumori non esistono più e lasciano il posto al leggerissimo rumore della barca che scivola sull’acqua. Appena correggi un po’ la direzione, coi remi, senti a prua l’acqua che viene schiaffeggiata dal legno solido dell’imbarcazione. Devo dire che un po’ di apprensione ti sale addosso. Se ti succede qualcosa lì sei completamente solo e credo che non dovremmo avere il permesso di farlo, perché non abbiamo nulla a bordo, nessun razzo di segnalazione, nessun giubbotto salvagente, nessuna ciambella, nessuna corda. Certo è, che prima o poi qualcuno di lì passerebbe, forse! Ma la sensazione di aver preso il largo sul tuo tappeto volante è assolutamente reale!