[Pecora di Zut, Croazia]
Tra un giro di Terra saremo sopra l’Italia Centrale. Cioè tra 2 ore circa. Chi siamo noi?
Siamo la Stazione Spaziale Internazionale, che in questo momento ha l’Endeavour (lo Shuttle della Nasa) attraccato in uno dei suoi hub.
E’ magnifico vedere la Terra di lassù.
Pare un gioiello. Un’arancia blu. Eppure che ambiente inospitale stiamo realizzando, quanta cattiveria, egoismi, crudeltà. Quanta vanità!
Ma c’è anche tanto amore. Solo che l’amore non fa notizia.
Rispetto, questo vogliamo. Rispetto per i fratelli e rispetto per Gaia.
Ma non era questo il tema delle mie riflessioni di oggi.
Rientro dal pranzo pasquale consumato a casa di miei amici triestini. Desco sobrio per un pasto sobrio. Lasagne e insalata. Niente agnelli.
Ieri pomeriggio ho visto pascolare nei prati questo esemplare nella foto.
Ma non voglio parlare neanche di questo.
Intanto però entro e mi infilo nella tua testa e nei tuoi pensieri. E mi ci ficco fino a che non ti provoco qualche spunto che sale su dal profondo del tuo cuore.
Allora!
Ritorno verso casa dal pranzo pasquale.
Trieste è meravigliosa stasera, mentre la Stazione Spaziale sorvola la Terra del Fuoco. Qui il cielo è nero, la pioggia è insistente. Gocce grosse miste a neve, temperatura di un grado centigrado, vento freddo sostenuto, mare nero petrolio. Parcheggio l’auto e mi avvio a piedi verso il mio rifugio cittadino, la mia piccola casetta.
L’acqua della pioggia colpisce il mio viso da diverse angolazioni, il vento amplifica la sensazione di freddo.
Alzo il viso al cielo, mentre cammino lentamente, vado incontro alle pesanti e pungenti gocce di pioggia e la sfido. Mi colpisce e mi pulisce, fuori e dentro, per bagnarmi completamente tutto.
E allora dico: GRAZIE!
