[Binario 1 della stazione ferroviaria di Roseto degli Abruzzi]
Roseto degli Abruzzi: la stazione ferroviaria della mia vita, un treno “vola” via. Notte. Anche le cose che conosciamo bene cambiano il loro profilo; assumono connotati diversi. La materia diventa ombra e l’anima prende il sopravvento. Se poi il paesaggio ci è sconosciuto l’effetto spiazzante si acuisce. Saltano coordinate e punti fermi e, inconsapevolmente, ci rimettiamo in gioco. A questo punto o chiudiamo occhi ed orecchi, fuggendo, oppure ci prepariamo ad accettare qualsiasi evento, primo fra tutti il nostro stesso cambiamento.
Commento Uno
Un ricordo: un treno vuoto che corre nel vuoto della notte. Luci lontane, buio tutto intorno. Io totalmente preso dai miei sentimenti che guardo il finestrino che in parte mi specchia. E sul vetro passa solo il film dei miei pensieri. Una magia totalizzante una notte che era sola mia, mi avvolgeva e mi accompagnava. Una notte speciale che non scorderò mai. Il treno e la notte sono due elementi che abbinati, secondo me, aiutano a prendere decisioni difficili.